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giovedì 29 ottobre 2009

La Pasta di Sale

Adesso passiamo a spiegare le paste di origine organica, in particolare la pasta di sale.
Con la pasta di sale possiamo produrre delle deliziose creazioni a basso costo, infatti gli ingredienti principali possiamo reperirli comodamente a casa.
Io iniziai a pasticciare con la pasta di sale all’età di 6 anni se non prima, amavo la plastilina ma amavo molto di più il procedimento dell’impasto fra i vari ingredienti. Certo le mie erano creazioni di una piccola bambina, ma ero fiera di aver creato sin dall’inizio ciò che avevo in mente.
Una creazione in pasta di sale va cotta in forno a 50°-60°, il tempo cambia in base alla grandezza dell’oggetto. Però posso anche assicurarvi che se un oggetto è piccolino si può lasciare all’aria aperta in modo da consentire all’acqua di evaporare, ma questo è un esperimento che feci quando era piccina ed era Agosto quando dimenticai la mia creazione in un angolo della mia terrazza scordando di cuocerla.
La pasta di sale soffre molto l’umidità quindi è consigliabile, dopo aver protetto la propria creazione con l’apposita vernice, di conservala in luoghi asciutti.
Di seguito troverete gli ingredienti:

  • una tazza di sale fino
  • una tazza di farina
  • acqua quanto basta
  • 1 cucchiaio di colla vinilica
  • vernice protettiva
Procedimento:
Amalgamare insieme farina e sale precedentemente triturato finemente con un vecchio frullatore, aggiungere poco alla volta l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido e malleabile. Infine aggiungete la colla vinilica per rendere successivamente la vostra creazione più solida.
Lavorate l’impasto per qualche minuto in modo da amalgamare gli ingredienti. Una volta creato l’impasto per la creazione si può procedere in due modi:
inserire gli acrilici o le tempere all’interno dell’impasto ancora crudo e poi procedere alla realizzazione del proprio oggetto
creare la propria creazione e successivamente, dopo la cottura, procedere alla colorazione.
Personalmente preferisco il primo metodo, però il colore dopo la cottura diventa più scuro.
Dopo che la propria creazione è ultimata procedete con una mano di pittura protettiva ed esibite la propria creazione in un luogo asciutto.
Questa è la ricetta che ho sempre usato, se volete proporre la vostra, inseritela giù nella sezione “Commenti”.

lunedì 26 ottobre 2009

Il Prosculpt

È un tipo di pasta sintetica molto diversa dal cernit o dal fimo, questa da la possibilità di essere cotta in diversi momenti e quindi aiuta molto la realizzazione di sculture più complesse.
Da poco ho provato questo tipo di pasta e devo dire che mi sono trovata molto bene. Ha una consistenza quasi vellutata e morbida, un po’ più consistente rispetto alle altre due paste sintetiche ma questo permette di toccare la scultura senza che essa si accartocci all’istante. Il prosculpt appare quasi come una pasta magica, infatti le giunture spariscono dopo pochissime lisciature.
L’unico difetto che ho riscontrato con il prosculpt è la sua mania di attirare tutti i pilucchi scuri che sono sparsi per casa, quindi è consigliabile tenere costantemente le mani pulite e indossare, durante la realizzazione, vestiti molto chiari. Il prosculpt ha una gamma di colori molto limitati rispetto al cernit o al fimo, infatti troviamo:
  • light: usato per creare le fatine proprio per il suo colore rosa pallido
  • baby: un colore molto simile alla pelle dei bambini
  • caucasin: dal colore rosa più scuro
  • ethnic Brown: marrone scuro
questo tipo di pasta viene utilizzata soprattutto per creare sculture umane in quanto possiede dei colori che si avvicinano molto alla pelle dell’uomo.
Il prosculpt cuoce ad una temperatura di 100° in un semplice forno da cucina e dopo la cottura il materiale risulta duro e resistente.

venerdì 23 ottobre 2009

Il Cernit

Il cernit è una pasta polimerica, dall’inglese polymer clay, è molto simile al fimo ma se ne differenzia per malleabilità. Io personalmente non mi sono trovata bene con il cernit, ogni qualvolta cercavo di creare una testolina il tutto si accartocciava appena stringevo leggermente.
Anche il cernit cuoce ad una temperatura di 100-130°, in più rispetto al fimo può anche essere bollito, ma procedendo con questo tipo di cottura l’oggetto potrà risultare molto fragile a seconda se ha parti sottili o spesse. Anche per il cernit è prevista una gamma di colori policromi e con effetti svariati ( perlescente, glitterato, etc).
Quando si procede alla cottura dell’oggetto in cernit, si deve prestare molta attenzione, in quanto la pasta bruciando sprigiona fumi molto tossici e quindi renderebbe inservibile il forno che utilizziamo per preparare il cibo. Per questo è consigliabile utilizzare un forno solamente per la cottura delle vostre creaturine.

Il cernit è un avido divoratore degli oggetti in plastica, mai inglobarli o modellare cernit con accessori plastici, rischiereste di ritrovarvi con una creatura simile alla mia


Sono molto orgogliosa di questa creatura, perchè Dario Argento l'ha già scritturata per il suo nuovo film....

giovedì 22 ottobre 2009

Il Fimo

Il fimo ha un utilizzo comune fra i modellatori di pasta sintetica. È una pasta termoindurente, a contatto con il calore del forno acquista una consistenza molto compatta e di conseguenza l’oggetto non può più essere disfatto. Il fimo cuoce in forno ad una temperatura di 100-130°, è consigliabile testare prima il proprio forno per evitare che la propria creazione bruci. Il fimo in commercio può essere trovato in svariati colori ed effetti:
Metallizzato
Fluorescente
Perlescente
Trasparente
Granito
Inoltre il fimo si divide in due categorie
  • Fimo classic: con consistenza più densa e adatto chi ha le mani molto calde
  • Fimo soft: una pasta rispetto alla precedente più morbida e quindi facilmente lavorabile nei mesi invernali.
Questo tipo di pasta può essere dipinta con acrilici, tempere, acquerelli; dopodiché è possibile passare una mano di vernice trasparente per proteggere la propria decorazione. Non tutte le vernici protettive sono adatte al fimo, infatti alcune rendono l’oggetto creato appiccicoso o ne altera il colore.

mercoledì 21 ottobre 2009

Le paste modellabili

Per dare vita alle creatività esistono vari modi, uno di questi è l’utilizzo delle paste modellabili. Esistono diversi tipi di paste, io per comodità le dividerò in due gruppi:
Cercherò di presentarvele in modo chiaro, così da avere a vostra disposizione svariate informazioni.
A secondo della categoria hanno costi differenti e diversa duttilità. Creare con le paste è un’esperienza unica, il contatto con la morbidezza della massa e la possibilità di creare e inventare qualsiasi cosa la nostra mente riesce a ponderare mi trasmette un grande senso di rilassatezza e pace.

martedì 20 ottobre 2009

Quando tutto ebbe inizio...

Un giorno la Creatività bussò alla mia porta e mi raccontò come l’uomo sia stato suo amico sin dalla notte dei tempi. Lei stessa aveva aiutato l’uomo a rappresentare su una fredda roccia animali che correvano senza fiato su una distesa inesistente, facendo divenire quella superficie calda roccia creativa. Io incredula e affascinata stavo ad ascoltarla come una piccola bimba che per la prima volta ascolta una storia fantasiosa. La signora Creatività per ringraziarmi dell’attenzione che le avevo prestato, strappò un lembo della sua veste colorata e la mise tra le mie mani e disse: “ Custodisci questo lembo, ti donerà fantasia e creatività, con essa potrai dare vita ai tuoi pensieri”. Ancora oggi tengo quel lembo immaginario custodito in un profondo cassetto della mia mente a volte, come animato da vita propria, esce fuori e sussurra alla mia fantasia personaggi e scene fantastiche e le mie ancora inesperte mani donano vita a quelle idee sussurrate dalla Creatività.


(Racconto di Aria Creativa)