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lunedì 23 novembre 2009

Esprimi un desiderio, lei lo esaudirà

Può capitare, girovagando per boschi e per prati fioriti di incontrare lei, una creaturina ancora non bellina, ma tanto simpatica e magica. A lei puoi narrare i tuoi sogni, li conserverà gelosamente in un bocciolo. Quando la primavera arriverà il piccolo bocciolo fiorirà e il tuo desiderio presto si realizzerà.




Lei è…mmh, non ha un nome neanche lei e come il pupo dei sogni eterni non ha le orecchie, ho dimenticato di farle. Lo so, lo so come si fa a dimenticare le orecchie? Ma scusate, a cosa servono? Tanto lei è una creatura magica legge il cuore e non sente le parole.

È realizzata in cernit, non ho ancora un forno adatto, quindi ho cotto la creaturina bollendola (poverina). Il risultato non mi entusiasma molto, infatti questo metodo di cottura ha reso il braccino fragile.
Buon fine giornata a tutti voi…Aria Creativa

sabato 21 novembre 2009

Il mio primo premio


Un’artista molto brava, Gemma, mi ha assegnato un premio. Il suo blog: Le Gemme di Gemma.
Le quattro regole da rispettare:
1- citare chi mi ha passato il premio e il suo blog
2- passare il premio a 14 amiche virtuali
3- rispondere a un questionario di 10 domande

In quale animale ti reincarneresti?
Tigre siberiana bianca.
Di chi o di che cosa non potresti fare a meno?
Della mia famiglia, del mio ragazzo, dei libri e delle penne
Cosa apprezzi di più in una persona?
La schiettezza
Di che colore preferisci vestirti?
Nero o bianco
Definisciti in tre parole:
mi dispiace ma non posso, sono troppo poche per definire un carattere
Un viaggio che vorresti fare:
Vorrei viaggiare per tutto il mondo, ma mi accontento delle mete culturali.
Citazione preferita:
Beati monoculi in terra coecorum.
Cosa ti piacerebbe fare?
Diventare archeologa.
Se non ti dedicassi a quello che fai cos'altro ti piacerebbe fare?
Nient’altro è questa la mia strada.
Qual è la tua stravaganza?
Pensare troppo e parlare troppo!

Ed ecco le persone a cui passo il premio:

Diamantya Creations

Quello che so fare e non

Con le mani e con il cuore

I Giardini di mezzo

Le creazioni di Fatafiona

Robybijoux creando sulle nuvole

Lilium- CharisHarker's creation


lunedì 16 novembre 2009

Il pupo dei sogni eterni!!

Questa estate la mia passione per le paste modellabili è sorta nuovamente, decisa a costruire qualcosa di carino comprai un panetto di cernit color carne.
Giravo quel quadratino di pasta tra le mani, non sapevo cosa farne. Non so come, ma ascoltando Tchaikovsky mi venne in mente di creare un piccolo pupetto.
Le note della melodia andavano divenendo sempre più veloci e forti, forse seguendo quel ritmo, forse posseduta da quella fantastica melodia riuscii in pochissimo tempo a dare vita a una piccola creaturina. La voglia di vederla cotta era così tanta che ho dimenticato ti fare le orecchie. Credo che sia stato il fato a farmi dimenticare le orecchie così da non farle udire, povera creatura, le mie prese in giro e i miei brutti commenti.
Era il mio primo tentativo con il cernit e poverino è toccato a lui nascere così strano.

Shh fate piano, la fatina dei sogni ha cosparso il pupotto con la sua polverina magica, adesso è nel regno dei sogni eterni.



Non ha un nome, magari aspetterò qualche suggerimento dal vento.
Non avevo un forno adatto per cucinarlo, così è stato bollito. La tecnica di bollitura è molto semplice, basta riempire un vasetto di acqua e inserirlo in una pentola ( riempita precedentemente di acqua), si avvolge la creaturina con alluminio e si immerge nel vasetto. Dopo pochi minuti la sculturina può dirsi cotta, anche se questo metodo rende l’opera creata molto fragile se ha parti sottili.
Vi auguro a tutti voi, che avete letto il mio post oggi, una splendida giornata.

venerdì 13 novembre 2009

Chi ha detto che le fate sono tutte belle ?!

Nel lontano 2001 quando creai per la prima volta qualcosa in pasta di mais, cercai di andare oltre ai semplici fiori. Il mio sguardo si perse nel vuoto e immaginai una splendida creatura alata uscita da un libro di fiabe dimenticato aperto da una mamma che la sera prima aveva raccontato una favola di fate alla propria bimba. Prima di crearla la vedevo già, una chioma color del sole, un viso angelico, vesti color della natura.
Mi misi subito all’opera, per creare questa creaturina ho dovuto combattere contro le voragini che si creavano sul viso, oltrepassate quelle difficoltà mille altri impedimenti si misero tra me e la buona riuscita dell’opera, ma la voglia di finirla era troppa e l’immagine che avevo in mente era troppo bella.
Dopo vari impicci riuscii a fare la mia fatina, ma delusione, non venne come speravo è nata lei:



Le ali sono l'unica cosa che adoro:



Ho dovuto fare un volto piatto perché appena cercavo di creare qualcosa di simile al volto umano le crepe facevano capolino sulla mia scultura, così è nata un po’ strana, un po’ bruttarella, ma è comunque una mia creatura.



(tutte le foto sono di mia produzione)

lunedì 9 novembre 2009

Fiori perduti

Oggi ero alle prese con le pulizie, un folletto mi ha fatto ritrovare qualcosa che avevo scordato, i miei primi lavoretti in pasta di mais, un sorriso è apparso sulla mia bocca, la mia mente è volata all’estate del 2001 quando mi misi in testa di voler provare questa nuova tecnica. Quando iniziai a lavorarla non riuscivo a creare una testa senza avere durante l'asciugatura delle crepe, così lasciai perdere e decisi di creare solo dei fiorellini.
Prima mi dilettavo con la pasta di sale, ma nulla è rimasto di quello che madre fantasia mi aveva fatto costruire. È bastata una giornata in cui Tefnut (dio egizio dell’umidità) facesse capolino sul cielo che le mie creazioni ritornassero allo stadio primordiale, semplice pappa molle colorata.
Questi sono i miei primi fiori in pasta di mais, molti dei quali sono caduti mille volte a terra e qualche petalo è volato via.


ed eccone uno in particolare




( foto: tutte le immagini sono di mia produzione)

martedì 3 novembre 2009

Pasta di Mais

Un altro tipo di pasta organica è la famosissima pasta di mais. Anch’essa è molto economica da realizzare, ma ingloba in se ingredienti che la rendono più resistente rispetto alla pasta di sale.
Una creazione in pasta di mais non necessita di cottura in quanto, basta lasciare l’opera a contatto con l’aria per avere una creazione molto solida. Quando provai per la prima volta la pasta di mais rimasi meravigliata dalla sua duttilità, però è una tecnica che ho abbandonato dopo poco tempo perché la mia meta era quella di creare dei visi molto umani e non riuscivo a non far fare le crepe sulle parti tondeggianti del capo. Così con il tempo ho utilizzato questa tecnica per creare solamente qualche fiore.
Come la pasta di sale, quella di mais può essere colorata ancora cruda o dopo l’essicazione. Anche qui i colori incorporati nella pasta ancora molle, dopo che l’oggetto ha raggiunto il suo grado di resistenza cambia la tonalità di colore, divenendo più sgargiante. Per la pasta di mais può essere utilizzato qualsiasi tipo di lucidante. La lucidatura rende l’oggetto molto simile alla ceramica.
Ecco di seguito gli ingredienti per la pasta di mais:
  • 150 g di amido di mais
  • 250 g di colla vinilica
  • 2 cucchiai di olio di vaselina o olio paraffina (olio enologico)
  • 1 cucchiaino di succo di limone o di gocce di essenza o olio di lavanda
Procedimento:
Amalgamare delicatamente gli ingredienti in un vecchio pentolino evitando di creare possibili grumi. Cuocere l’impasto su fuoco molto lento continuando a mescolare fino a che l’impasto non si stacca dalle pareti del pentolino. Porre su un piano e cercando di non scottarsi amalgamare ancora un po’ la pasta. Dopodiché, come per la pasta di sale, si può procedere in due modi:

  • inglobando i colori a tempera ( io preferisco questi) all’interno della pasta, prelevando la quantità adatta al nostro scopo e poggiando un po’ di colore in un avvallamento creato per ospitare la tempera, dopodiché amalgamare i colori insieme alla pasta.
  • Creare la scultura e dipingerla dopo aver raggiunto la consistenza adatta. Se decidiamo questo metodo è consigliabile utilizzare dei colori molto più resistenti della tempera.
La pasta che rimane è consigliabile chiuderla in un sacchetto o in una pellicola in modo da evitare che la pasta si asciughi.
Dopo che la nostra creatura ha raggiunto l’aspetto desiderato possiamo procedere alla lucidatura.
Aspettiamo che il lucido sia asciutto e possiamo esibire il nostro oggetto in qualsiasi luogo senza avere paura che una giornata umida e uggiosa distrugga la nostra amata creatura.


(foto: pasta di mais, scattata molto tempo fa)